L’immagine corporea è strettamente collegata a quello che vedi quando ti guardi allo specchio, ma non si tratta solo di questo: è come vediamo noi stessi, sia interiormente che esteriormente. Si tratta della percezione che abbiamo di noi stessi, che può essere sia positiva che negativa.

Gli elementi e le dimensioni dell’immagine corporea

Ci sono tre elementi dell’immagine corporea di una persona:

• il modo in cui una persona percepisce o pensa di sé stessa

• il modo in cui una persona interpreta le percezioni altrui su sé stessa

• il modo in cui una persona vorrebbe essere, ossia la sua immagine corporea ideale

Ci sono poi sei dimensioni dell’immagine corporea:

• la dimensione fisica: come una persona valuta il suo aspetto

• la dimensione psicologica: come una persona valuta la sua personalità

• la dimensione intellettuale: come una persona valuta la sua intelligenza

• la dimensione delle competenze: come una persona valuta le sue competenze sociali e tecniche

• la dimensione morale: come una persona valuta i suoi valori e principi

• la dimensione sessuale: come una persona sente di stare dentro le norme della società maschile o femminile

Esempi di immagine corporea positiva e negativa

Come detto prima, l’immagine corporea è la percezione di noi stessi, che può essere sia positiva che negativa. Un’immagine corporea di tipo positivo è quando si ha una bella visione di noi stessi: quando ci vediamo persone attrattive e desiderabili, come intelligenti e sveglie, come felici e sane, quando pensiamo di essere almeno minimamente vicini alla nostra versione ideale e quando pensiamo che gli altri ci percepiscano bene come ci percepiamo noi.

Dall’altro lato, l’immagine corporea negativa porta a pensare a noi stessi come persone non attrattive e indesiderabili, non intelligenti e stupide, infelici e malate, pensiamo di essere molto lontani dalla nostra versione ideale e pensiamo che gli altri ci percepiscano in maniera negativa come ci percepiamo noi.

Perché l’immagine corporea positiva è così importante?

Avere un’immagine distorta di sé significa avere una visione non reale, che può portare a problemi emozionali e psicologici molto seri.

Il disturbo che riguarda questo problema è quello dismorfobico del corpo (BDD), che riguarda una persistente e quasi ossessiva preoccupazione della propria immagine.

I segni più evidenti di questo disturbo sono il camuffamento (con le posizioni del corpo, il vestiario, il trucco), il confronto con altre persone e con alcune parti del corpo, la chirurgia estetica, il controllo continuo allo specchio, l’esercizio fisico eccessivo …

Spesso il disturbo dismorfobico può sfociare anche nel disturbo borderline della personalità (BPD), per cui le persone che ne soffrono hanno spesso dei grossi cali di autostima, si sentono come se non sapessero chi sono e il modo in cui si percepiscono cambia di continuo.

I sintomi del BPD includono un’instabile o disfunzionale immagine corporea, una mancanza di empatia, sentimenti di isolamento, noia, ansia e depressione, paura dell’abbandono e del rifiuto, cambi di umore improvvisi.

Come aumentare la percezione positiva della nostra immagine corporea

Ci sono degli esercizi che sono indicati per stare meglio con noi stessi.

Il primo di questi è acquisire delle conoscenze su sé stessi, porsi delle domande su chi siamo. Insieme a questo è utile stilare delle liste, per esempio scrivendo 10 cose che ami di te o 10 competenze che hai, o ancora 5 traguardi che hai raggiunto di cui sei fiero, 3 occasioni in cui hai superato delle difficoltà, 30 cose, anche piccole, che apprezzi e di cui sei grato nella tua vita