La pratica dell’alimentazione consapevole

25 / 04 / 2022

Mangiare in maniera consapevole aiuta a stare meglio e ad alimentarsi in modo più sano. Con la pratica dell’alimentazione consapevole il momento dei pasti diventerà un vero e proprio rituale di connessione con il momento presente, volto all’ascolto del proprio corpo.

La pratica dell’alimentazione consapevole che si mette in atto durante gli incontri organizzati e i ritiri, non sempre è riproducibile anche a casa. Complici i vari impegni, i familiari o gli amici con cui ci troviamo a cena e le tempistiche della pausa pranzo al lavoro. Quello che allora si potrebbe fare è pensare ad una pratica di alimentazione consapevole che sia un po’ meno formale. Lo scopo è quello di adottare piccoli accorgimenti quotidiani, che ci permetteranno di cambiare le abitudini alimentari tossiche che abbiamo acquisito nel tempo.

Non è sempre facile, ma è un buon esercizio di consapevolezza che, se fatto con costanza, potrebbe diventare una buona e sana abitudine quotidiana.

Mangiare lentamente

Dal momento in cui il nostro cervello rileva che siamo sazi al momento in cui il corpo ci manda effettivamente il segnale di sazietà, passano bel 20 minuti. Questo significa che il più delle volte mangiamo largamente oltre la quantità di cibo che ci serve. Mangiare lentamente può essere un buon modo per praticare l’alimentazione consapevole. Rallentando, abbiamo il tempo di ascoltare i segnali del nostro corpo e di fermarci prima di essere troppo pieni.

Dei trucchi che possiamo usare per mangiare lentamente possono essere: masticare molte volte prima di deglutire; posare la forchetta sul tavolo dopo ogni boccone oppure intraprendere delle interessanti conversazioni con chi è seduto al tavolo con noi. In questo modo non solo il nostro stomaco ci ringrazierà, ma ci saremo anche goduti a pieno il momento del pasto.

Distinguere la fame corporea da quella emotiva

A molte persone capiterà sicuramente di mangiare in maniera più abbondante o con maggiore frequenza durante periodi di forte stress, tristezza, frustrazione o noia. Con la pratica dell’alimentazione consapevole possiamo spezzare questa catena di malsane abitudini ed imparare a distinguere la fame reale da quella emotiva.

Per mangiare in maniera consapevole la prima cosa da fare è ascoltare il segnale di fame proveniente dal nostro corpo. Quando abbiamo realmente bisogno di mangiare, infatti, è il nostro stomaco a farsi sentire e non la nostra testa. Altri segnali di fame reale possono essere le scarse energie e il senso di stordimento generale.

Stabilire orari e luoghi dei pasti

Pianificare dei luoghi specifici dove poter consumare i pasti e degli orari in cui sarebbe ideale mangiare è un altro modo per avvicinarsi a un’alimentazione più consapevole.

Questo ci aiuta a definire dei luoghi dove non è assolutamente sano mangiare, per esempio in macchina o in piedi, poco prima di correre al lavoro.

Allo stesso tempo ci aiuta a pensare al momento del pasto come un vero e proprio rituale, da compiere in luogo adatto e con la giusta attenzione. Sedersi al tavolo e consumare tranquillamente i propri pasti negli orari giusti è parte della pratica di alimentazione consapevole.

Avere ben in mente a che ora ci è comodo mangiare, potrebbe aiutarci a scandire bene i pasti durante la giornata e a non consumare spuntini extra tra un pasto e l’altro.

Tuttavia è importante sottolineare che non c’è bisogno di pianificare ogni singolo boccone per tutti i giorni dell’anno. Essere flessibili durante le settimane è anch’essa un’abitudine importante. Godersi le feste ed il cibo senza sensi di colpa è una pratica altrettanto sana e consapevole.

L’importanza di uno spazio-cucina “intelligente”

La disposizione degli alimenti in cucina è altrettanto importante. Siamo noi che decidiamo quali alimenti mettere in bella vista e quali posizionare in posti di più difficile accesso. Un’abitudine sana che bisognerebbe mettere in atto è posizionare i cibi salutari a portata di mano. In questo modo, semmai ci dovesse venire un attacco improvviso di fame, la prima cosa che ci troviamo davanti sarà una mela piuttosto che dei biscotti.

Non fare la spesa quando si ha fame

Numerosi studi dimostrano che le persone affamate hanno più probabilità di acquistare cibi spazzatura o comunque poco salutari. Una condizione di equilibrio, in cui non si è né affamati né troppo pieni, aiuta a pensare bene a cosa mettere nel proprio carrello.

Il rituale di connessione profonda con il cibo

Un esercizio che possiamo fare per connetterci maggiormente con la pratica di alimentazione è interrogarci sulla provenienza di ciò che mangiamo.

Dietro a dei semplici prodotti che arrivano sulle nostre tavole ci sono persone che hanno lavorato alla loro produzione e al loro trasporto. Anche la natura ha fatto la sua parte, permettendone la coltivazione in qualche parte del mondo. Amici e familiari poi avranno condiviso con noi le loro ricette, diventando anch’essi parte della consumazione del prodotto finito.

Questa attenzione verso l’origine del prodotto che andiamo a mangiare non fa altro che connetterci, non solo con la pratica della consumazione, ma anche con la natura stessa. In questo modo sarà anche più facile fare scelte sostenibili per noi stessi e per il nostro pianeta.

Evitare il multitasking quando si mangia

Fare più cose contemporaneamente è un buon modo per distrarsi dalla pratica dell’alimentazione consapevole. Se ci concentriamo su più stimoli contemporaneamente perdiamo di vista l’obiettivo e finiamo per ingerire cibo senza prestarci troppa attenzione. Con la televisione accesa o lo smartphone in mano diventa quasi impossibile ascoltare i segnali del nostro corpo e finiremo per mangiare più del dovuto.

Quello che invece dobbiamo fare è concentrarci sul presente, assaporare il pasto e godersi la compagnia di chi cena o pranza con noi. Fare una cosa alla volta è sempre un buon modo per fare bene, soprattutto in questi tempi così frenetici.  

Per mettere in pratica

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Bibliografia

6 Ways to Practice Mindful Eating – Mindful

scritto da

Marzia Menotti

Marzia Menotti

Psicologa Psicoterapeuta

Amo aiutare le persone a coltivare la consapevolezza e l’amore per se stessi,  vivere nel presente e trasformare le crisi in occasioni di conoscenza di sè.

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