Amore e odio sono due poli opposti di uno stesso continuum? Oppure possono presentarsi insieme, diretti nei confronti di uno stesso soggetto? Negli ultimi anni, studi recenti hanno confermato che amore e odio attivano le stesse aree cerebrali, questo spingerebbe ad immaginare una connessione tra i due sentimenti. Non a caso, nelle relazioni amorose può succedere che i partner siano legati da sentimenti molto forti che oscillano dalla passione, all’odio viscerale. In questi casi si parla di relazioni amore-odio.
Relazioni amore-odio, da Catullo ad oggi
Già nel I sec. a.c. il poeta romano Catullo parlava di amore e odio. Due sentimenti forti e in aperta opposizione che convivono nello stesso individuo, con non poca sofferenza dello stesso, e che sono diretti verso la medesima persona. Introducendo il tema dell’amore-odio nella cultura occidentale Catullo afferma, con i suoi famosi versi: ” Odio eppure amo. Potresti chiederti come faccio a gestirlo. Non lo so, ma sento che accade, e sono nel tormento “.
In una relazione amore-odio i due partner sono legati tra loro da sentimenti molto forti che oscillano da un estremo all’altro. Per assaporare un po’ di benessere e raccogliere quello che di bello c’è nella coppia, i due devono attraversare momenti bui in cui l’aggressività domina entrambi. Solo dopo aver superato la rabbia e le discussioni continue, si può tornare a godere di una storia piena di passione.
Sebbene queste relazioni prevedano una componente di amore e affetto molto intenso, questo non basta, perché la sensazione di crisi imminente è dietro l’angolo.
Amore e odio, una connessione biologica
Ci siamo chiesti in che relazione stanno amore e odio su piano puramente biologico. Per anni i ricercatori hanno indagato soprattutto sull’amore; molto poco è stato detto sulla possibile relazione tra i due costrutti.
Quello che emerge dagli studi più attuali è che odio e amore attivino, anche se in modo diverso, le stesse strutture celebrali: stiamo parlando dell’insula e del putamen. Mentre quest’ultimo è coinvolto nella preparazione di azioni aggressive all’interno di situazioni amorose, l’insula sembra si attivi in risposta a stimoli di sofferenza. Putamen e insula sono, infine, entrambi implicati in esperienze di amore romantico. Questo sembra spiegare la connessione tra amore e odio e perché è possibile provare sia l’uno che l’altro per lo stesso partner.
Una relazione caratterizzata da un amore romantico intenso, quando giunge al termine, potrebbe, con più probabilità, evolversi in un odio romantico, forte tanto quanto lo era l’affetto iniziale. Immaginiamo questo meccanismo di stretta connessione tra amore-odio prendendo come riferimento la gelosia: chi è geloso arriva addirittura ad odiare il partner verso cui prova sentimenti d’amore molto intensi.
Perché si instaurano relazioni amore-odio
Le persone che instaurano relazioni amore-odio può essere che non conoscano altro modo di stare in coppia. Se si sperimentato rapporti confusionali e caotici fin dalla prima infanzia questo diventa non solo la normalità ma anche l’unico modo che si conosce per stare in relazione. Il conflitto lo si conosce bene e, come tutte le cose che ci sono familiari, reca conforto. Le relazioni che si aprono e si chiudono in continuazione sono la normalità, potremmo persino pensare che tutte le relazioni siano così e che, qual ora non dovesse esserci la componente di conflitto, sarebbe indicativo del poco interesse reciproco.
Chi invece si guarda introno potrebbe notare che le altre coppie vivono la relazionalità in maniera diversa; senza troppi conflitti e riappacificazioni continue vanno avanti nelle loro vite e con i loro progetti. Ci si chiede allora perché non si riesce a lasciar andare questa relazione amore-odio. Si potrebbe pensare di non avere alternative o di non meritarsi di meglio. La sensazione di essere “poco amabili” spinge i partner a sopportare i momenti di guerra convincendosi che, del resto, l’amore sia anche quello.
Oltre l’amore e l’odio
Vivere sulle montagne russe, tra conflitti e brevi momenti di serenità, non è l’unica opzione, anzi, oseremo dire che non dovrebbe essere proprio un’opzione. In una relazione sana il conflitto non è un mezzo per esprimere il proprio amore, né un metro di giudizio che indica il livello di interesse o di passione nella coppia. Al contrario, nei rapporti in cui prevale l’amore è proprio il senso di tranquillità, di benessere e di sicurezza che fa da padrone. Certamente i conflitti sono una componente importante che caratterizzano tutte le relazioni, non solo quelle amorose, ma è importante che entrambe le parti lo vivano come un confronto costruttivo e non come uno scontro violento.
Se pensi di essere in una relazione amore-odio il primo passo da fare è interrogarsi sui sentimenti negativi che si provano stando in coppia, da dove vengono e perché. Tutti abbiamo dei difetti, ma bisogna accettare anche quelli del partener per potersi focalizzare su quello che di bello offre la relazione. Un periodo di amore-odio potrebbe essere anche solo di passaggio, trascorrere più tempo insieme può aiutare a riscoprirsi e a confrontarsi come due adulti responsabili e aperti all’ascolto reciproco. Scegliere di stare bene potrebbe significare, in ultima istanza, mettere fine alla storia d’amore. Le relazioni che meritano di essere vissute sono un “di più” nella nostra vita e non un peso da trascinarsi dietro; se non fa più per te puoi anche lasciare andare.
Detox
Se pensi di aver bisogno di aiuto nella gestione delle relazioni amorose, puoi prenotare un appuntamento e richiedere una consulenza. DETOX è un percorso pensato per chi vuole liberarsi delle persone tossiche e dire addio alla dipendenza affettiva.
Bibliografia
https://cordis.europa.eu/article/id/30232-researchers-discover-brains-hate-circuit/it
https://www.momjunction.com/articles/love-hate-relationship_00494833/
https://www.verywellmind.com/all-about-healthy-relationship-4774802
0 commenti