La psicologia ci insegna che la libertà interiore e un approccio assertivo alle difficoltà possono portare innumerevoli benefici e migliorare la qualità della vita.
Non è facile respingere i condizionamenti provenienti dall’ambiente esterno e dagli altri, ma un atteggiamento di “felicità consapevole” è alla portata di tutti.
Se il nostro modo di approcciarci agli avvenimenti è positivo, diventiamo più resistenti allo stress e alle difficoltà.
Ti proponiamo il punto di vista di tre importanti studiosi che si sono confrontati con il tema della libertà in senso psicologico.
Viktor Frankl (1905-1997)
Frankl è uno psichiatra austriaco ebreo.
Trovò nell’esperienza sconvolgente dei campi nazisti, dove la libertà personale venne profondamente negata, l’occasione per scoprire un profondo senso di fiducia in se stesso.
Per Frankl, un uomo è libero di scegliere di essere felice anche in situazioni estreme, trascendendole.
A rendere gli uomini liberi è la scelta dello stato d’animo da adottare.
Martin Seligman (1942 -)
Seligman è uno psicologo americano, padre della psicologia positiva.
Nelle sue prime ricerche sugli animali ha introdotto il concetto di impotenza appresa.
Quando l’animale viene sottoposto a costanti situazioni dolorose, dalle quali non può sfuggire, impara che il fallimento è ineluttabile.
Ben presto, smette di cercare di scappare, anche quando gli viene lasciata una possibilità di fuga.
Anche chi convive con la depressione ha sperimentato fallimenti e sofferenze oltre misura, sviluppando impotenza e rassegnazione.
Seligman propone la sua visione: il destino non è unicamente determinato dalla genetica e dall’ambiente, ma ognuno è libero di crearsi il proprio attraverso le scelte quotidiane.
Jon Kabat-Zinn (1944 -)
Kabat-Zinn non è propriamente uno psicologo, ma ha avuto un profondo effetto sulla psicologia moderna.
Il punto focale della sua pratica Mindfulness, è la consapevolezza.
Senza di essa non possiamo essere liberi, ma siamo persone che agiscono in modalità “pilota automatico”, insoddisfatte e piene di rimpianti.
Kabat-Zinn ci propone la meditazione come strada per renderci liberi dalla sofferenza e dall’angoscia, riposando la mente in uno stato di consapevolezza semplice e non giudicante.
Solo in questo modo abbiamo l’opportunità di vivere in modo più completo e autentico, senza essere condizionati dal particolare stato d’animo del momento, dalle compulsioni e dai desideri.
Se ti interessa questo argomento, trovi tanti altri articoli dedicati alla Mindfulness sul nostro blog.
Riferimenti bibliografici
Frankl V. E, L’uomo in cerca di senso. Uno psicologo nei lager e altri scritti inediti, presentazione di Daniele Bruzzone, Milano, Franco Angeli, 2017 [Milano, Edizioni Ares,1967].
Kabat–Zinn, Jon, Dovunque tu vada ci sei già (1994), Corbaccio, 1997
Seligman, M.E.P. (2002). La costruzione della Felicità (Authentic Happiness: Using the
New Positive Psychology to Realize Your Potential for Lasting Fulfillment). New York:
Free Press. (Paperback edition, 2004, Free Press)
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