Come possiamo aiutare noi stessi, quando ci sentiamo sopraffatti dalla paura?
In questo articolo ti propongo un esercizio per affrontare la paura, che si ispira ad una pratica buddhista.
L’ho chiamato “MEDITAZIONE DELLE NUVOLE NERE”.
In questi giorni viviamo una delle paure più ancestrali, quella del contagio. Qualcuno vicino a noi potrebbe spaventarsi molto, per esempio i più piccoli o le persone più timorose.
Come possiamo aiutarli?
Come possiamo aiutare noi stessi, quando ci sentiamo sopraffatti dalla paura?
Ecco alcuni suggerimenti, più un esercizio da provare subito.
Accogli le emozioni
La paura è un’emozione del tutto naturale; avere paura non significa essere deboli o sbagliati, non c’è nulla di cui vergognarsi. Non rimproveriamo chi dice di avere paura, non prendiamolo in giro.
Anzi, cogliamo l’occasione per non rimproverare neppure noi stessi e per parlarne insieme: “ti capisco, talvolta anche io ho paura“.
Interrompi i circoli viziosi
Aspettare per tutto il giorno gli aggiornamenti, guardare le ultime edizioni del telegiornale, controllare di continuo il televideo o lo smartphone…
Questi comportamenti ripetitivi danno l’illusione di avere il controllo della situazione.
In realtà è proprio il contrario: non tranquillizzano, anzi amplificano il disagio.
Meglio ridurre i controlli, per quanto è possibile!
Trasforma gli imprevisti in opportunità
Se le disposizioni regionali ci impediscono di fare ciò che avevamo in programma, possiamo comunque occupare la giornata in modo utile.
Che magnifica occasione per fare quello che non si trova mai il tempo di fare, oppure per sperimentare qualcosa di nuovo. Oppure, per starsene beatamente a naso in su ad oziare… perché no? A TV spenta, naturalmente.
Rafforza la tua mente
Ti propongo un esercizio per affrontare la paura che si ispira alla pratica buddhista chiamata Mettā Bhāvanā, la meditazione della Gentilezza Amorevole.
L’ho chiamato “MEDITAZIONE DELLE NUVOLE NERE”.
Mettiti comodo, in posizione meditativa, nel tuo posto tranquillo.
Se non hai ancora una tua posizione preferita, siediti e tieni la schiena dritta, rilassando spalle e braccia.
Immagina che un filo tenda tutta la spina dorsale verso il cielo; questo conferirà dignità alla posizione.
Ora immagina un cielo nero pieno di nubi nere, poco prima del temporale.
Arricchiscilo di particolari e di sensazioni: è il cielo della tua paura.
Porta l’attenzione sul tuo respiro: inspira gentilmente, senza forzare, senza fretta.
Espira in modo naturale, senza spingere, seguendo il tuo ritmo.
Soffia via l’aria con la bocca e immagina, ad ogni espiro, di soffiare via quelle nubi nere.
Inspira ed espira per qualche minuto, con calma; finché le nubi non saranno andate via tutte.
Ora concentrati su queste parole:
Possa io essere al sicuro.
Possa io essere protetto.
Possa io essere libero dal dolore.
Possa io essere sano.
Possa io essere felice.
Possa io essere in pace.
Ripeti queste parole, fino a quando non ti sentirai forte e al sicuro.
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