Una mini rassegna delle più note teorie psicologiche sull’Amore
L’amore è sfuggente, ma l’inafferrabilità dell’amore, come quella degli amanti, non ha scoraggiato del tutto chi si è messo in testa, tenacemente, di studiarlo: molti psicologi hanno proposto le loro teorie sull’amore, cercando di catturarne l’essenza.
Le prime teorie
Una delle prime teorie psicologiche fu quella di Freud che, agli inizi del Novecento, interpretò l’amore come sforzo per soddisfare il proprio Ego.
La teoria successiva di Reik, del 1944, lo spiegava in termini di ricerca di salvezza.
Maslow, noto per i suoi studi sulla motivazione, nel 1962 creò una specie di classifica dei modi di amare, sulla base della motivazione sottostante. Per Maslow, a un livello più basso vi è l’amore motivato dal bisogno di colmare una carenza, come quello, identificato da Freud e Reik. Ad un livello più evoluto vi è una forma di amore superiore, possibile alle persone ormai autorealizzate, che riescono ad amare gli altri per quello che sono e non per soddisfare le proprie carenze.
Gli stili amorosi
Una delle teorie sociali sull’amore più note è quella di Lee, che nel 1977 ha proposto una visione dell’amore sfaccettata. L’amore, per Lee, è un’entità che deve essere compresa in termini di stili individuali.
Per Lee, gli stili in cui una persona ama sono sei.
1. Eros, caratterizzato dalla ricerca di una persona da amare il cui aspetto fisico incarni un’immagine già custodita nella mente dell’amante;
2. Ludus (gioco), termine preso in prestito dal poeta latino Ovidio, che definiva così l’amore divertente e giocoso;
3. Storge (dalla parola greca che indica l’amore familiare), uno stile basato sull’affetto e sul senso di appartenenza;
4. Mania, uno stile d’amore caratterizzato da ossessione, gelosia e intensità emotiva;
5. Agape (in greco significa amore disinteressato, smisurato), l’amore altruistico in cui l’amante vede come un dovere amare senza aspettarsi nulla in cambio;
6. Pragma, uno stile pratico in cui l’amante usa la logica per determinare la compatibilità con il partner e le sue prospettive sul futuro di una relazione.
Lo stile di attaccamento
Successivamente, Shaver, Hazan e Bradshaw hanno suggerito che gli stili in cui una persona ama dipendono – in parte o in tutto – dallo stile di attaccamento stabilito durante l’infanzia con la madre. Insomma: il tipo di attaccamento con la madre, che può essere sicuro, ansioso-ambivalente o evitante, si riflette, in una certa misura, nei modi di amare da adulti.
La teoria triangolare
Ma la visione forse più accreditata, tra le tante, è la teoria triangolare di Sternberg.
Tale teoria vede l’amore come risultato della combinazione tra tre elementi, collocabili ai vertici di un triangolo ideale.
- L’Intimità si riferisce ai sentimenti di vicinanza, connessione e condivisione nei legami d’amore, tutti aspetti legati, essenzialmente, all’esperienza di calore in una relazione amorosa. Il rapporto di coppia basato sull’intimità è caratterizzato da due persone che si prendono cura l’uno dell’altra, sono sinceri e autentici, considerano il rapporto con il partner come un aspetto speciale e fondamentale nella propria vita.
- La Passione si riferisce alle pulsioni più caratterizzanti di una relazione amorosa, come l’attrazione fisica e il desiderio sessuale. Tuttavia altre esigenze, come quella dell’appartenenza, del dominio, della sottomissione, possono contribuire all’esperienza di questo tipo di amore.
- L’Impegno si riferisce, a breve termine, alla scelta di amare l’altra persona e, a lungo termine, al proprio impegno a mantenere quell’amore.
Le tre componenti dell’amore interagiscono tra loro: ad esempio, una maggiore intimità può portare a una maggiore passione o impegno, proprio come un maggiore impegno può portare a una maggiore intimità o, con minore probabilità, a una maggiore passione.
Tutte le relazioni d’amore possono essere quindi considerate come varianti di un’unica ricetta, composta da Passione Intimità e Impegno. Se questi tre ingredienti sono tutti presenti e ben bilanciati tra loro, come a formare un triangolo equilatero, l’amore è vissuto come completo.
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Riferimenti bibliografici
Freud, S. (1922). Certain neurotic mechanisms in jealousy, paranoia, and homosexuality. In Collected Papers (Vol. 2, pp. 235±240, 323). London: Hogarth.
Lee, J. A. (1977). “A topology of styles of loving. Personality and Social Psychology Bulletin“, 3, 173±182.
Maslow, A. H. (1962). “Toward a psychology of being. Princeton“, NJ: Van Nostrand.
Reik, T. (1944). “A psychologist looks at love”. New York: Farrar & Rinehart.
Shaver, P. R., Hazan, C., & Bradshaw, E. (1988). “Love as an attachment process“. In R. J.
Sternberg, & M. L. Barnes (Eds), “The psychology of love” (pp. 68±99). New Haven, CT: Yale University Press.
Sternberg, R. J. (1986). “A triangular theory of love“. Psychological Review, 93, 119±135.
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